Il Punto: Finanza agevolata per imprese e attività produttive. / imprenditoria femminile e giovanile / Start Up…..
Fondo Impresa Donna / Fondo Impresa Femminile
Bando Nuove Imprese a Tasso 0 – On
Bando Smart & Start
Innovazione Sostantivo Femminile (Regione Lazio)
Facciamo il punto dei principali interventi di finanza agevolata a disposizione delle imprese locali e per le attività produttive. Le misure a sostegno dell’imprenditoria sono oggi rifinanziate grazie al PNRR.
Attenzione. Oggi molte sono le voci che circolano ma quando si affrontano queste misure finanziarie, bisogna fare molta attenzione alla predisposizione dei progetti per poi partecipare ai relativi bandi. Bisogna fare attenzione affinchè il proprio “sogno imprenditoriale” o la propria esigenza aziendale vada a coincidere con quanto previsto dalla misura di riferimento.
L’ attività di consulenza iniziale e della predisposizione di un Business model d a seguire di un Business Plan con relativo piano finanziario è cosa essenziale.
Di seguito i principali bandi (schede di sintesi) che oggi vengono rifinanziati dallo Stato. Ovviamente bisogna anche dire che vi sono altri strumenti finanziari che possono fare al caso dell’azienda.
La ricerca di un finanziamento è come un lavoro di “sartoria artigianale”, bisogna trovare il finanziamento adatto all’azienda e all’investimento che si vuole fare.
“FONDO IMPRESA DONNA”
(anche chiamato “Fondo Impresa Femminile”)
Avviso
È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 1° febbraio 2022, il decreto interministeriale 24 novembre 2021 che disciplina il sostegno finanziario a valere sulle risorse del PNRR degli interventi previsti dall’investimento 1.2 “Creazione di imprese femminili”.
Il decreto incrementa di 160 milioni di euro la dotazione finanziaria prevista per gli interventi di cui al decreto interministeriale 30 settembre 2021 e rafforza anche le altre misure già avviate come Nuove Imprese a Tasso zero e Smart&Start.
Cos’è
Il Fondo a sostegno dell’impresa femminile ha una dotazione di 40 milioni di euro, al fine di promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile e di massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.
A chi si rivolge
Il Fondo è volto a sostenere imprese femminili (intese come imprese a prevalente partecipazione femminile e lavoratrici autonome) di qualsiasi dimensione, con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, già costituite o di nuova costituzione, attraverso la concessione di agevolazioni nell’ambito di una delle due seguenti linee di azione:
a. incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili;
b. incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili.
In particolare, possono beneficiare degli “incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili” di cui alla precedente lettera a), le imprese femminili costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, e le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Possono presentare domanda, inoltre, le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile.
Possono beneficiare degli “incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili” di cui alla precedente lettera b), le imprese femminili costituite da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, e le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione
Cosa finanzia
Le agevolazioni sono concesse a fronte di programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile ovvero per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, nei seguenti settori:
• produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
• fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
• commercio e turismo.
Le iniziative devono, inoltre:
• essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
• prevedere spese ammissibili non superiori a 250.000,00 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento che prevedono la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile, ovvero non superiori a 400.000 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento volti allo sviluppo e al consolidamento di imprese femminili.
L’agevolazione
Il finanziamento, della durata massima di 8 anni, è a tasso zero e non è assistito da forme di garanzia.
La forma e la misura delle agevolazioni sono articolate in funzione delle linee di azione e dell’ammontare delle spese ammissibili previste nei programmi di investimento. In particolare:
• per gli incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la sola forma del contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a:
o 80% delle spese ammissibili e comunque fino a euro 50.000,00, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili non superiori a euro 100.000,00;
o 50% delle spese ammissibili, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili superiori a euro 100.000,00 e fino a euro 250.000,00;
• per gli incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la forma sia del contributo a fondo perduto sia del finanziamento agevolato e sono articolate come di seguito indicato:
o per le imprese femminili costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse fino a copertura dell’’80% delle spese ammissibili, in egual misura in forma di contributo a fondo perduto e in forma di finanziamento agevolato;
o per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse come al punto precedente in relazione alle spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili sono agevolate nella forma del contributo a fondo perduto.
In aggiunta a tali agevolazioni, per le imprese beneficiarie sono previsti servizi di assistenza tecnico-gestionale, fino all’importo massimo di 5.000,00 euro per impresa fruibile in parte attraverso servizi erogati dal Soggetto gestore, in parte in forma di voucher per l’acquisto di servizi specialistici presso terzi.
BANDO “Nuove Imprese Tasso O / ON”
Questo bando è pensato per le donne e i giovani imprenditori che vogliano realizzare nuove attività imprenditoriali o potenziare la propria attività già costituita.
Settori: di riferimento finanziabili sono dall’industria all’artigianato; dal turismo al commercio; passando per la trasformazione di prodotti agricoli e la fruizione di beni culturali.
Prevede un mix di incentivi tra mutuo agevolato a tasso zero, per la copertura sino al 90% di spese fino a 3 milioni di euro, e un eventuale contributo a fondo perduto pari al 20% del progetto ammissibili.
BANDO “SMART & START”
Il Bando Smart & Start è lo strumento deputato a finanziare le start up innovative, che presentano progetti ad alto contenuto tecnologico e innovativo.
Si tratta di un finanziamento a tasso zero, che copre l’80% delle spese ammissibili e in alcuni casi il 90%, sino a 1,5 milioni di euro.
Per le start up innovative composte interamente da donne, c’è la possibilità di ottenere un finanziamento a copertura del 90’% delle spese ammissibili.
Inoltre, per le start up localizzate nel Mezzogiorno o in uno dei comuni sismici del centro Italia, questo Bando prevede un contributo a fondo perduto pari al 30% del finanziamento erogato.
Innovazione Sostantivo Femminile 2022 / Regione Lazio
Attenzione: bando fino ad esaurimento fondi.
Apertura il 17 marzo 2022
Finanziamento a fondo perduto fino al 70% per lo sviluppo di MPMI femminili per l’adozione di nuove tecnologie o soluzioni digitali. Regione Lazio
La Regione Lazio intende promuovere e valorizzare il capitale umano femminile sostenendo lo sviluppo di MPMI Femminili, in particolare favorendone i percorsi di innovazione mediante soluzioni ICT, in coerenza con la “Smart Specialization Strategy (S3)” regionale, quali:
• innovazione e miglioramento di efficienza dei processi produttivi all’interno dell’azienda, in particolare attraverso l’introduzione di tecnologie digitali;
• innovazione e ampliamento della gamma di prodotti e/o servizi;
• innovazione guidata dal design e dalla creatività;
• innovazione organizzativa e manageriale;
• innovazione di marketing e comunicazione, con particolare riferimento all’introduzione di strategie e strumenti di marketing digitale;
• eco-innovazione, ovvero miglioramento delle performance ambientali aziendali;
• safety-innovazione, ovvero miglioramento dei livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro e di responsabilità sociale dell’impresa, inclusa l’introduzione di tecnologie avanzate funzionali all’inserimento lavorativo di persone con disabilità.
I Beneficiari sono le Imprese Femminili che al momento della presentazione della Domanda sono MPMI e sono iscritte al Registro delle Imprese o, nel caso delle Lavoratrici Autonome sono titolari di P.IVA attiva.
Tipologia di interventi ammissibili
Progetti che prevedono l’adozione di una o più nuove tecnologie o soluzioni digitali, o processi e sistemi di innovazione aziendali tra quelli di seguito elencati (le Tipologie di Intervento):
• tecnologie digitali e/o soluzioni tecnologiche consolidate che permettono di elaborare, memorizzare/archiviare dati, anche in modalità multilingua, utilizzando risorse hardware/software distribuite o virtualizzate in rete in un’architettura di cloud computing, quali ad esempio: realtà
aumentata, wearable wireless devices e body area network, text e data mining, micro-nano elettronica, IoT (Internet of Things), piattaforme di erogazione servizi, internet e web 2.0, social media, eCommerce, eSupply Chain, GIS (Geographic Information System), new media, editoria digitale, piattaforme per la condivisione e il riuso di contenuti, sistemi di tracciabilità per l’autenticazione di prodotti e l’ottimizzazione di processi logistici;
• processi e sistemi di automazione industriale per il miglioramento della qualità del processo produttivo e dei prodotti (ad esempio macchine a controllo numerico), anche in termini di sicurezza e sostenibilità (riduzione impatto ambientale, riduzione utilizzo risorse, quali ad esempio energia e acqua);
• processi e sistemi produttivi flessibili, quali sistemi robotizzati “intelligenti”, interfacce evolute uomo-macchina, sistemi di programmazione e pianificazione intelligente dei compiti, in particolare per il miglioramento dell’efficienza energetica dei processi;
• processi e sistemi di fabbricazione digitale, inclusa l’adozione di tecnologie digitali avanzate a supporto dei processi produttivi (ad esempio stampa 3D, prototipazione rapida, ecc.).
Sono costi ammissibili quelli necessari a realizzare il Progetto e di seguito elencati:
A. i costi di Progetto da rendicontare: per un importo non inferiore a 20.000 euro;
B. i costi del personale forfettari: in misura pari al 15% dei costi di Progetto da rendicontare;
C. i costi indiretti forfettari: in misura pari al 7% dei costi di Progetto da rendicontare.
Con riferimento ai costi di Progetto da rendicontare, sono ammissibili le seguenti Voci di Costo:
• investimenti materiali: acquisto di attrezzature, strumenti e sistemi nuovi di fabbrica, dispositivi, software e applicativi digitali e la strumentazione accessoria al loro funzionamento; tali beni dovranno essere installati presso la Sede Operativa (domicilio fiscale nel caso di Lavoratrici Autonome) aziendale che beneficia del contributo;
• investimenti immateriali: acquisto di brevetti, licenze, know-how o altre forme di proprietà intellettuale, inclusi i costi per la convalida e la difesa degli attivi immateriali;
• canoni per servizi in modalità “software as a service”, acquisizione di servizi erogati in modalità cloud computing e saas (Software as a service) nonché di system integration applicativa e connettività dedicata;
• consulenze specialistiche correlate all’Intervento: acquisizione di servizi finalizzati all’adozione di tecnologie ICT. Tali costi non potranno superare il 20% del totale delle sopracitate Voci di Costo a), b) e c).
Il contributo è concesso a titolo di De Minimis, sotto forma di contributo a fondo perduto nella misura indicata dal Beneficiario e compresa tra un minimo del 50% e un massimo del 70% dei costi ammissibili (A + B +C), ma non può superare l’importo di 30.000,00 euro.
Per attività di consulenza, informazioni e realizzazione dei progetti, la CLAAI Assimprese, con propri consulenti e collaboratori, supporta le imprese dall’analisi di fattibilità del progetto alla predisposizione della documentazione amministrativa, compreso la relizzazione del Business Plan e piano finaziario.
Info: credito@claai-assimprese.it Cell. 331.8659785 – 339.4594498